1 – WOVEN SHADOWS, 2019.
Scultura sospesa in plastica biodegradabile tessuta a mano, 250×120 cm – circa. dettaglio. crediti fotografici: Ilaria Triolo 2 – WEAVING SHADOWS, 2019 Installazione immersiva multimediale, dettaglio crediti fotografici: Ilaria Triolo 3 – COLEUS FOREST 2022 Penna BIC su carta, 43×31 cm.- Collezione privata. 4 – ABSINTHE MEMORIES, 2020 Penna BIC su carta, 46×62 cm. 5 – CLOUD NINE, WHITE DOVE, 2022 Scultura da appendere – Plastica biodegradabile tessuta a mano, 45,5 x 48 x 7 cm. Collezione privata. 6 – FEU LES ARBRES ET LES FLEURS, 2022
Bruciature d’incenso, fiori seccati dall’artista, foglia d’oro su carta giapponese sovrapposta ad un foglio di carta da pacco dipinto con tempere solide, 40×50 cm.
Dettaglio. Collezione privata.
Marta
— NIJHUIS
”Nomen omen, dicevano i latini. Io mi chiamo Marta—M-art-a— e l’art-e percorre il mio essere. Se poi giro le lettere, Marta diventa Trama, perché nell’arte trovo il motivo del mio agire e del mio pensare. Ed è, questo, un
motivo che intesso ogni giorno dando luogo a sempre nuove trame di senso, trame per i sensi, trame sinestetiche—dalla fibra di plastica sostenibile alla
linea di una penna bic, dal filo di acrilico sul vetro ai pizzi di carta trafitta dal fuoco. Trame di arte nelle quali sentirsi avviluppati, a propria volta intessuti, legati gli uni agli altri nella libertà di un punto aperto, di un ricamo incompleto, di una tela sempre passibile di tornare filo, per poi tornare tela, per poi tornare filo, nell’infinita differenziazione che ogni ritorno segretamente promette.” M.N.
Marta Nijhuis è un’artista transmediale italo-olandese il cui eclettico lavoro plastico si intreccia ad una ricca ricerca filosofica. Dottore di Ricerca (Ph.D.) in Estetica, il suo percorso creativo e teorico è incentrato sul tema dell’identità, tanto di ciascuno di noi quanto delle opere stesse, che l’artista interroga da un lato attraverso il prisma della memoria culturale e dall’altro mediante l’elaborazione di un proprio procedimento tecnico ”post-digitale”. Questo consiste, Nijhuis spiega, in ”un ritorno al manufatto che però non significa tornare indietro, ma semmai tornare ossimoricamente in avanti, alla mano come suprema tecnologia” la cui lentezza dialoga con le rapidissime mutazioni percettive che il mondo digitale insinua, fra l’altro, nelle nostre identità corporee. Questo dialogo spazia dal disegno minuzioso a penna biro, che Marta stessa definisce un ”tessuto di linee”, alle preziose filigrane create bruciando nella carta minuscoli fori con bastoncini di incenso incandescente, fino all’utilizzo virtuoso del filamento ecoplastico nelle sue opere intessute a penna 3D. Da quest’ultima tecnica, al crocevia di fibre art, scultura, disegno e pittura, Nijhuis ricava opere di dimensioni anche imponenti che si strutturano in complesse installazioni immersive.
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Nata a Milano nel 1983, Marta Nijhuis vive e lavora tra Lione (Francia) e Paros (Grecia).
Mostre personali recenti: 2022 IL CREPACCIO IG Show Online su https://www.instagram.com/ilcrepaccio -Curator: Caroline Corbetta 2021 MyHerSelf. Il mio autoritratto di lei – Una co-produzione MATtam / Fondazione Palazzo Te – Palazzo Te, Mantova – Curators: Annarosa Buttarelli, Lucio Pozzi, Donata Negrini 2019 Handle With Care Manufacture des Tabacs, Lione, Francia – In risonanza con la XV Bienniale d’arte contemporanea di Lione Carte Blanche #12 – Le 1111, Lione, Francia Curators: Céline Moine e Laurent Giros 2017 Faire écrans – Fine Arts Center, University of Rhode Island, Kingston RI, USA 2016 An Elephant’s Memory. Urban Wilderness Maison de l’International, Grenoble, Francia Curator: Chiara Palermo
Mostre collettive recenti
2022 Tra le lucidell’ombra /Amidst the Lights of Shade – Saloni Morano, Cantine Ipogee, Rosignano Monferrato (AL), Italy- Curator: Gabriella Anedi (Fiber Art And Gallery) 2021 30+1 -Le Cloitre Art Contemporain, Lyon, France – Curator: Marie-Agnès Charpin Trame – Spazio Blue Train, Milano Curator: Silvia Franceschi2020 Feux ! Le 1111, Lione, Francia Curators: Céline Moine and Laurent Giros 2020 Herbarium Vagans – Asilo Bianco e Fondazione Musei Ossola, Domodossola (IT) e Naters (CH) 2019 Di-Lago Villa Nigra, Miasino Curator: Giorgio Caione per Asilo Bianco